Il pianto della vite: ecco perché succede
Sperimentiamo pianti di tristezza e di dolore, oppure, talvolta, anche pianti di gioia, come reazione automatica a situazioni inaspettate e positive. Tutto questo succede anche alla vite? In un certo senso sì. Ma in modo del tutto prevedibile e per ragioni diverse da quelle che agitano la mente umana.
Ogni anno, nelle ultime settimane di marzo, e non oltre la metà di aprile, sui campi si verifica un fenomeno curioso, che ha colorato la fantasia di generazioni di coltivatori, pur avendo una chiara spiegazione biologica: è il pianto della vite o pianto della vigna.
Dopo il letargo invernale, durante il quale le viti vengono potate per rinforzarsi in vista della stagione calda, le viti in effetti “piangono”. Questo accade non appena le temperature si alzano oltre i 10° e l’attività linfatica riprende con entusiasmo e vigore. E’ questa sovrabbondanza di “energia” a generare quello che chiamiamo “pianto”, ma in realtà costituisce il segno poderoso di un ritorno alla vita.
Nonostante la siccità di questi giorni, che limita e rallenta l’aspetto più sfarzoso del ritorno alla vita delle vigne, il pianto si sta comunque verificando. Ciò che si osserva dall’esterno è un fenomeno affascinante. In prossimità dei segni delle potature, sgorgano delle piccole gocce di liquido trasparente.
Quelle che sembrano a tutti gli effetti delle lacrime, sono in realtà goccioline di linfa, che dal fusto risale impetuosamente verso i rami, per irrorare la pianta e, in qualche modo, per disinfettare e cicatrizzare “le ferite” della potatura.
Una volta terminato questo processo, che può durare anche giorni, con lacrimazioni davvero consistenti, ogni 30-60 secondi, avrà inizio la fase di germogliamento. E la vite, su cui compaiono i primi germogli, comincerà a rivestirsi in attesa della fioritura di maggio.
Oltre a segnare l’arrivo della nuova stagione calda, il pianto delle viti sancisce la fine delle operazione di potatura. Da questo periodo in poi, infatti, la selezione di quelli che domani saranno i nuovi tralci della vite può dirsi conclusa, almeno fino al prossimo inverno.